L’inganno e l’infedeltà durante il matrimonio sono le principali cause delle separazioni e dei divorzi: convivere con un coniuge che tradisce non è di certo piacevole.
Nella maggioranza dei casi, sostengono gli esperti psicoterapeuti, non ci si accorge neppure di vivere accanto ad una persona totalmente diversa da quella che pensiamo che sia.
Difficile rassegnarsi all’idea di essere traditi dal marito o dalla moglie con cui stiamo condividendo la stessa casa o con cui abbiamo avuto figli. Gli psicoterapeuti sono concordi nel ritenere che la maggior parte dei tradimenti rimane per anni “all’ombre”: quasi mai ci si accorge di “vivere una relazione coniugale a tre”.
È difficile accettarlo a volte e, forse, è meglio chiudere un occhio piuttosto che affrontare la situazione di infedeltà. Ci sono, comunque, diversi segnali che fungono da “campanelli d’allarme” e da escamotage per scoprire se il coniuge sia infedele e ha una “doppia” vita.
L’infedeltà durante la vita coniugale: cosa dicono i ricercatori?
Non sempre si riesce ad invecchiare insieme: affrontare l’infedeltà e l’inganno nella vita di coppia è un argomento angosciante e guardare in volto il coniuge che ci tradisce può cagionare risentimento e generare uno stato di depressione profonda.
I ricercatori hanno condotto diversi studi psicologici e comportamentali su un pool di coppie sposate; tra le diverse ricerche scientifiche quella più interessante proviene dall’University of California.
Il sociologo Irvine dell’Università californiana ha stimato che circa l’11% degli americani ha tradito il proprio coniuge più di una volta durante la vita matrimoniale.
Si tratta di una quota considerevole della popolazione, i cui dati sono stati validati da un’altra ricerca scientifica pubblicata su The Journal of Sex Research che ha sondato le maggiori probabilità di infedeltà nelle diverse fasi della vita coniugale.
Un campione di 423 soggetti è stato selezionato per compilare un questionario in modo sincero e trasparente: lo scopo dell’indagine è stato quello di capire in quale lasso di tempo gli uomini e le donne sposate sono maggiormente inclini a tradire il coniuge.
I risultati dei questionari hanno messo in evidenza il fatto che uomini e donne si comportano in modo differente durante la vita coniugale: le donne hanno maggiori probabilità di tradire il marito nei primissimi 6-10 anni della vita matrimoniale, mentre gli uomini hanno maggiori probabilità di essere infedeli superato l’undecimo anno di matrimonio.
Addirittura dallo studio, si è messo in evidenza che c’è un giorno della settimana in cui ogni coniuge è più incline a tradire: i ricercatori stessi sono rimasti sbalorditi da questi esiti e hanno ripetuto lo studio con una nuova ricerca condotta prendendo come campioni ed oggetto di indagine tutti i visitatori di uno dei principali siti di sex dating.
Il sito ha raccolto dati riguardanti i messaggi inviati dai frequentatori ed utilizzatori delle chat online per darsi l’appuntamento con l’amante: dalla rielaborazione di quanto raccolto, i ricercatori hanno convalidato il fatto che la maggior parte dei coniugi maggiormente propensi a tradire lo fanno il lunedì o il venerdì.
Scendendo in dettaglio nei risultati della statistica e dello studio è stato messo in evidenza che quasi il 40% dei messaggi vengono inviati agli amanti nella fascia oraria compresa tra le 8:00 e le 9:00 del lunedì mattina e quasi il 20% degli sms tra le 21:00 e le 22 del venerdì sera.
Probabilmente, sostengono i ricercatori, i coniugi infedeli lo fanno durante le ore in cui sono lontani da casa e dalla famiglia; non di certo il sabato o la domenica quando sono controllati dagli occhi attenti del coniuge.
“Cosa pensano gli americani dell’infedeltà?”: la parola alla psicologa
“È difficile rispondere alla domanda”, sostiene Joy Davidson, psicologa di New York e autrice di Fearless Sex “possiamo fare delle stime e raccogliere interviste, ma i dati rimangono ancora troppo dispersivi”.
“Una quota crescente della popolazione americana (circa l’80%) ritiene che l’infedeltà sia sempre sbagliata e circa il 99% del campione indagato ritiene che il proprio coniuge sia fedele. La monogamia nel mondo occidentale è forte, mentre tra i popoli orientali viene meno per questioni religiose e di cultura”, rivela e sottolinea la stessa Dr.ssa Davidson.
In effetti, da diversi studi condotti dai terapisti di coppia e dai sessuologi sembrerebbe che “considerando i tassi di divorzio record, la monogamia sta venendo a scemare e i rapporti sessuali con estranei alla coppia sposata sono sempre più frequenti” mette in evidenza la psicoterapista Esther Perel.
“In pubblico la società americana vuole apparire perfetta anche se, in effetti, alla fine “tra il dire ed il fare c’è di mezzo il mare” commenta ironicamente la Perel “in privato siamo più indulgenti e pubblicamente più giudicanti, critichiamo i personaggi pubblici e alla fine tradiamo il coniuge“.
Un consiglio utile è quello di Antonia Hall, psicologa, esperta di relazioni coniugali e autrice di “The Ultimate Guide to a Multi-Orgasmic Life” che afferma “non si deve mai ignorare l’infedeltà, è necessario capire e porre sempre domande sul perché il coniuge ci tradisce, non si deve mai imbrogliare se stessi ed essere ingannati dal prossimo”.
È importante capire quali sono i segnali e campanelli d’allarme che possono portare il coniuge a tradire l’altro: per questo è bene “stare in campana” ed affrontare sempre di petto l’infedeltà. Mai vivere facendo finta di niente.